ORSO Svalbard
2021
acrilico su tela
20x25cm
Ritratto di Orso Svalbard, il possente pescatore che divenne rivoluzionario e compositore.
Come dimostra lo stile del ritratto, la storia di Orso risale ai primi del Novecento, un’epoca di cui in famiglia si tramanda un ricordo mitico e un po' sbiadito.Orso Svalbard fu chiamato così per la sua imponente struttura fisica evidente sin dai primi giorni di vita, in quella Lampedusa in cui se non diventavi un pescatore ti imbarcavi per chissà dove e non tornavi più: Orso in un certo senso fece entrambe le cose, pescatore fino alla piena maturità, finì in un modo o nell’altro in Sudamerica, partendo una mattina dopo aver salutato la madre e i cugini, riferendosi a un imprecisato richiamo notturno del mare. Il destino insomma l’aveva voluto lontano da casa, sulle sponde dell’Atlantico meridionale, da cui iniziò la sua nuova vita.
Le donne ebbero una parte importante in questa faccenda, e proprio per amore Orso si ritrovò a combattere in due guerre d’indipendenza, entrambe le volte da eroe della rivoluzione. Ancora oggi vengono eretti monumenti in suo onore, e per il suo compleanno di festeggia “El dia del Oso”, il giorno dell’Orso, una celebrazione edulcorata negli ultimi anni per evitare che le popolazioni locali continuassero a importare, cacciare e grigliare orsi di tutti i tipi. Finite le rivoluzioni, Orso si ritirò da eroe a vita privata, coltivando una passione improvvisa per la musica, anche stavolta fatta risalire a una qualche “chiamata notturna all’arme musicali”, come disse a Mercedes, la donna che l’amava e al cui fianco aveva combattuto per l’indipendenza di non sapeva più quale Paese.
Era, d’altronde, l’amore ad animarlo, e nient’altro.
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